IL MALINTESO di Albert Camus / traduzione Vito Pandolfi .
Con Aldo Vivoda, Margheritta Cipriano, Mariarosaria Acconcia, Sara Cechet Woodcock Guido D’Ascenzo, Tecnica di Maurizio Silvestri / Musiche dal vivo Alessandro Mandarini/ Regia di Aldo Vivoda e Giovanni Boni / Produzione Petit Soleil.
La trama, in breve, è quella di una tragedia spaventosa, ispirata ad un fatto di cronaca del 1935: un uomo torna dopo vent’anni a trovare la madre e la sorella senza da principio rivelare la propria identità. In seguito ad un malinteso le due donne, che gestiscono un albergo, lo uccidono per derubarlo: scoprendo poi che egli altro non era che figlio e fratello, sceglieranno esse stesse la morte.
Note di regia
Concentriamoci un attimo sull’assurdità della condizione umana e l’inevitabile conseguente solitudine sia sull’unica possibilità che l’uomo ha di fronte all’assurdo: affidarsi alla più semplice sincerità della parola. Quello che fa la differenza, nelle vicende dei personaggi della tragedia, sta proprio nel non dire Niente di più vero e riscontrabile: cosa che capita spesso nella vita di tutti i giorni, con risvolti magari meno tragici, ma riflette comunque, sempre, le carenze ed i limiti del linguaggio e della comunicazione. Molto spesso gli esiti delle nostre esistenze sono affidati proprio alle parole che non abbiamo detto, sia quando non abbiamo avuto il coraggio di farlo sia quando abbiamo scelto coscientemente di non farlo.
Approccio e studio dello spettacolo
Come avvicinarsi a questa fiaba terribile, se non raccontando per immagini e per suoni e con un ritmo delicato e leggero in cui cui ci si dimentica d’un tratto la vicenda narrata. Costruendo con precisione e sicurezza ogni gesto degli attori che si muovono in una scenografia simbolica . Un mondo di fantasia di teatro dove ci si abbandona all’attesa del momento successivo. Un mondo dove convivono racconto e partecipazione emotiva che , seguono i battiti precisi di un rituale di cui, senza saperlo, siamo parte integrante e insieme appassionato oggetto di sacrificio.
Il mondo va avanti unicamente in base al malinteso. Attraverso l’universale malinteso, tutti si trovano d’accordo. Perché, se per disgrazia ci si capisse, non si potrebbe mai essere d’accordo.
Charles Baudelaire.