’16 king lear


Note di regia
Mi domando e mi ridomando ancora quali siano le cose importanti
per le note di regia del nuovo Lear, perché mettere in scena Lear
oggi. Forse per esplorare l’esistenza umana, il bene e il male, il
potere e la sua perdita, il dovere e l’amore.
Forse, il senso è divorare le emozioni dell’accadere di oggi, e mi
ritorna alla mente il crollo di tutte le certezze: allora ricominciamo, è
tempo di ricominciare.
Scrivo, e le note spariscono come in un desiderio di allontanarsi dal
foglio e di avvicinarsi al quotidiano, sì, le situazioni quotidiane,
quelle che esistono oggi, bisogna allontanarsi dalla vecchia regia
del 2002 con la terra sul palco, le corone, le spade, i costumi fatti di
coperte e tanto spago nei vestiti, nelle corazze e nelle corone.
Perché Shakespeare? Perchè la sua scrittura è una bomba.
Perché Lear? Perchè Lear è la storia di questo momento storico.
Un gioco di scacchi, il gioco dello spettacolo e del dramma
familiare. Il parallelo tra la disgregazione della famiglia e la
disgregazione dello stato. Perché Lear oggi ci parla di una
spoliazione in cui amore e solidarietà si mostrano nella loro terribile
essenza umana.
Per arrivare al concreto parliamo di questa bomba, che oltre a farci
esplodere gli stati d’animo interni ci porta diretti al meccanismo
della guerra del golpe nella dittatura. Ci porta diritti all’odierno,

all’oggi, alla violenza, alla famiglia, ai buoni e ai cattivi. Alla politica
della nostra società .
Dobbiamo abbandonare il regno e lavorare sullo stato, lasciare i
cavalli e le carrozze e cavalcare i nostri mezzi di locomozione
odierni.
Partendo dal gioco politico contemporaneo, il Petit Soleil cerca di
cogliere il dramma shakespeariano nei suoi tratti di scarna
essenzialità: una galleria di personaggi travolti dalle passioni e da
un fato che invano credono di poter controllare…
Importante in questo è la ricerca della purificazione che arriva ai
personaggi, e che passa prima – lentamente – attraverso le differenti
follie (vere o finte che siano) e pian piano giunge alla deflagrazione
dei personaggi con la sua bella sfilza di morti.
Movimenti a vista della scenografia (che al Knulp non saranno
effettuati), costumi fatti da giacche, cravatte e abiti militari, musiche
fracassanti ci aiuteranno, e riveleranno senza presunzione la
ricerca delle piccole cose… degli attimi …. un quadro fatto di
dettagli minuti…
In questa messa in scena il testo funge da pretesto (pre-testo), ed è
studiato nella sua totalità al fine ultimo ed unico di giungere ad uno
studio serio dei personaggi; tale lavoro sul testo verrà poi
abbandonato, per non incappare in una versione troppo classica di
recitazione, dal momento che l'intento di regia è al contrario di
ridurre la parte testuale per trovare linguaggi moderni, accordandosi
così agli stilemi grotteschi (o semi- grotteschi) che sono i segni di
istanti riconoscibili all’interno della ricerca del Petit Soleil.
Trama
Come molte volte capita nel teatro di Shakespeare , la trama è una
doppia vicenda: la vicenda di Lear e quella di Gloucester e dei
rispettivi figli si toccano, si intrecciano.
L'anziano re decide di rinunciare a governare, per far sì che siano le
sue figlie ad amministrare lo stato. Nel dividere il regno, il re chiede
alle figlie di esprimere a parole il loro amore per lui. Regana e
Gonerilla, meno modeste e più eloquenti di Cordelia, riescono a
convincere il padre di un amore smisurato, mentre Cordelia si limita

ad offrire al padre solo un giusto amore, misurato e sincero.
Regana e Gonerilla, quindi, fingono un sentimento eccessivo allo
scopo di compiacere il vecchio re, mentre Cordelia si rifiuta di farlo.
La conseguenza è che il Lear caccia e disereda la figlia buona,
consegnando tutto il suo regno alle due figlie maligne. Il Francia
invece apprezza il comportamento di Cordelia e la prende come
sposa. 
Anche Gloucester è vittima del comportamento del figlio illegittimo
(Edmondo). Incoraggiati dalle figlie di re Lear, le persone che
circondano il re cessano di portargli il dovuto rispetto, fino a quando
l'ormai ex despota capisce il complotto e abbandona il castello. Da
lì in poi sarà sangue, versato interamente per volontà delle figlie del
re, fino al commovente chiarimento finale tra Cordelia e suo padre,
prima della morte per impiccagione dell'eroina, e della conseguente
morte, per crepacuore, di Lear stesso.